Da molto tempo ormai, ho adottato la salubre ed intelligente abitudine di saltare a piè pari i telegiornali di qualsiasi ora, affidandomi a radio e a carta stampata.
Purtroppo stasera non ho resistito, e, complice l'ozio, mi sono sorbito il pappone riscaldato del tg1. Tralascio sulla mezz'ora di imprecazioni, parolaccie e vari insulti a cui sono stato cosretto per la rabbia.
Ma non posso e non voglio non sottolineare lo strisciante servilismo nel dare una notizia che dovrebbe essere di fondamentale importanza non per la democrazia, ma addirittura per l'ugualità, la libertà e per i diritti dell'essere umano.
Parolo dell'ennesimo sfregio ad un'istituzione chiamata giustizia, che non identifico (solamente) con quell'apparato statale che è la magistratura.
Sfregio che si è compiuto dapprima con le leggi fascistissime, xenofobe e razziali. Che, contraddicento palesemente la costituzione, si propongo di differenziare la pena per il colore i provenienza. Sfregio continuato, in misura minore, con il decreto salva rete4, il cui unico scopo è quello di salvare gli affari del capo. Già più volte giudicati illegittimi.
In un crescendo di emozioni siamo arrivati al bavaglio sulle interecettazioni telefoniche, all'esercito nelle città e al vergognoso riproponimento del lodo Schifani, che per quella genuflessione è stato promosso a presidente del Senato.
Ciò che ci colpisce è il modo in cui vengono utilizzate le istituzioni e il potere legislativo, derubricati a semplice bavaglio del capo del governo e dei suoi amichetti leghisti/fascisti. Perso il senso di bene comune, perso qualsiasi riferimento con la realtà e assolutamente proibita qualsiasi visione sul futuro di questo pianeta, il nostro parlamento è impegnato (proprio come qualche anno fa) a legiferare per un mafiosetto del caxxo, venditore di fumo, padrone della Fabbrica dei Sogni, che ha ridotto questo paese in un branco di bavosi a rincorrere tette, culi e via dicendo.
Si sapeva, mi risponderete.
Non concordo. Noi lo sapevamo. Noi, che ci siamo impegnati constantemente a mantenere viva la nostra coscienza critica e la nostra capacità di analisi. Ma, purtroppo, la maggiorpare non ci ha seguito in questo esercizio: ammaestrata dalle penne d'orate del giornalismo italiano e dagli altoparlanti del potere, la maggiorparte dei nostri concittadini è stata affascinata dagli incantesimi, arrivando a credere che l'emegernza climitica si risolva con il nucleare, che la globalizzazione si risolva con l'espulsione dei rom e che la crescita economica sia la soluzione ad ogni cosa.
La fiducia, quella ormai l'abbiamo persa da parecchio tempo.
Temo dovremmo fare lo stesso con la speranza.
ps1: incazzati neri e quasi depressi, proponiamo qui alcune iniziative. Voci resistenti dalla Repubblica delle Banane.
Una giornata per la GIUSTIZIA.
Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana.
ps2: questa la consigliamo a tutti che si sentono in questo momento stranieri nel loro paese. Noi abbiamo già provveduto. Consigliamo attenzione nell'indossarla davanti all'esercito.
ps3: Poesie Incivili, da non perdere